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Tachi è l’arma da cui molte scuole di spada sono nate. Dalla metà dell’epoca Muromachi, la Tachi fu “per eccellenza” l’arma dei Samurai. Infatti, il portare la Tachi o la Katana dipendeva dallo stato sociale. La classe più bassa di Samurai portava solo una Katana mentre un Samurai della classe superiore portava una Tachi. La Katana divenne la spada standard del Samurai all’incirca verso il periodo Edo.
Storicamente, la Tachi era un’arma della classe più alta, fatta per essere usata da chi doveva combattere in armatura in un campo da battaglia. La curvatura della lama, il tipo di montatura del fodero e il fatto che venisse usata con una mano significava che poteva essere usata anche da cavallo. Questa spada a piedi veniva utilizzata combinando lo Yoroi Kumiuchi (combattimento a mani nude con l’armatura), infatti il combattmento con la Tachi veniva chiamato Kumidachi 組太刀 e quindi nel combattimento poteva implicare anche l’utilizzo di un’arma più corta come una Kodachi, Tanto o un Yoroidoshi (pugnale per penetrare le scaglie dell’armatura).
La Tachi è uno dei più antichi stili di spade Giapponese, popolare in Giappone dalla fine del periodo Heian (794 – 1185) fino al periodo del suo massimo splendore nel periodo Muromachi (1568 – 1603), mentre l’uso della Katana che insieme al Wakizashi divenne il famoso simbolo del Samurai chiamato “Daisho” (grande e piccolo; a designare le due spade) avvenne dopo il periodo Muromachi fino al periodo Meiji all’incirca nell’anno 1860, questo perché dopo la battaglia di Sekigahara con il Giappone pacificato dallo Shogun Tokugawa Ieyasu non vi furono molte occasioni in cui utilizzare la Tachi e l’armatura.
La Tachi differiva dalla Katana sia nella lunghezza che nella maggior curvatura della lama, e da un manico leggermente più corto e curvo adatto alla presa ad una mano e anche dalla montatura del fodero il quale era più decorato e aveva due occhielli per fissarla alla cintura saldamente, e veniva indossata a differenza della Katana con il filo rivolto verso il basso.
Shihan Luca Lanaro ©
