Dosoku Genkin

土足 厳禁

"Togliersi le scarpe prima di entrare nel Dojo"

Dosoku Gekan  ESCAPE='HTML'

Dosoku Genkin 土足 厳禁 "Togliersi le scarpe prima di entrare nel Dojo"

La cultura asiatica è molto differente da quella occidentale e le antiche tradizioni qui vengono osservate con estremo rigore. In Giappone per esempio vige l’usanza di togliersi le scarpe prima di entrare in casa e questa regola va rispettata da chiunque acceda ad un’abitazione del posto. Anche i visitatori di passaggio, se invitati a casa di un giapponese, sono tenuti quindi a lasciare le scarpe fuori all’ingresso.
In passato, i pavimenti di tutte le abitazioni giapponesi erano ricoperti dal tatami, cioè delle stuoie realizzate pressando la paglia di riso. Essendo il tatami molto delicato, diventò subito norma comune non calpestarlo con le scarpe per non rovinarlo e ora anche se il tatami non è più così largamente usato, i giapponesi mantengono l’usanza per ragioni d’igiene, soprattutto in luoghi come case, Ryokan tradizionali, templi, alcuni ristoranti e Dojo di arti marziali.
In molti posti entrare con le scarpe, non è “semplicemente” Kinshi 禁止, cioè proibito entrare con le scarpe, ma bensì Genkin 厳禁, ovvero rigorosamente proibito.
Il popolo Giapponese è molto attento alla pulizia, tanto che divide gli ambienti in due categorie, quelli sporchi e quelli puliti. La strada e tutto ciò che vi è al di fuori della casa viene considerato sporco; si intuisce quindi che anche le suole delle scarpe sono, di conseguenza, ritenute tali e per questo non sono gradite.
L’ingresso delle case giapponesi è chiamato “Genkan” 玄関 e che è caratterizzato da un gradino, impone il rispetto dell’usanza. Entrare in un posto senza togliersi le scarpe (土足, Dosoku), ovvero con i piedi sporchi (泥足, Doroashi). In Giappone vi è una espressione “dosoku de” che sta per “dosoku de (fuminijitte)”, 土足で踏みにじって (metter piede -su qualcosa- senza togliersi le scarpe). È un’espressione che in senso figurato vuol rendere l’idea di arrecare a qualcuno un grave insulto, commettendo qualcosa di proibito, infrangendo un taboo. È quindi molto importante in Giappone fare attenzione a togliersi le scarpe “quando è richiesto”.
Se non c’è scarpiera, come in certi posti (templi, alberghi …), tolte le scarpe si mettono le ciabatte che vi danno, ma si deve sul fare parquet (importante è non scendete dal gradino con le ciabatte). Dopodiché si uniscono le scarpe accostandone i tacchi verso il gradino dell’ingresso con la punta verso l’esterno per praticità. Questo è segno di buona educazione ed eviterete che la padrona di casa, o qualcun altro, si senta in obbligo di farlo al posto vostro.
Esistono delle ciabattine specifiche per il bagno che è considerato nella categoria di ambienti sporchi. Le ciabatte da bagno devono essere usate solo in bagno. Un tempo i bagni non erano altro che latrine esterne, quindi usare in casa delle calzature usate per andare in bagno era più che fuori discussione.
Ricapitolando:
· Togliersi le scarpe e mettere le ciabattine (anche se siete ospiti) ovunque sia presente un Genkan (occhio, c’è un piccolo gradino).
· Non buttatele a cavolo: tacchi uniti a toccare il gradino.
· Con le ciabattine non scendete dal gradino.
· Se entrate in una stanza col tatami, lasciate le ciabatte all’ingresso, prima della porta scorrevole, fuori in corridoio.
· Se andate in bagno lasciate fuori dal bagno le ciabattine da casa e usate le ciabattine da bagno (e viceversa quando ne uscite).
Ricordate che si tratta di regole pratiche e/o formali, ma per la buona educazione ciò vale sempre e ovunque. Andare in un paese e non cercare di osservarne le buone maniere e rispettare la sensibilità dei suoi abitanti è un comportamento inqualificabile.